Questa mattina, nel carcere di Manhiça, a 70 km dalla nostra missione, spiego, durante l'omelia, che l'Eucaristia è il dono di amore di Gesù che ci ha lasciato il Suo Corpo in cibo per insegnarci ad offire il nostro corpo, il nostro amore, la nostra condivisione a favore dei fratelli. Dopo la messa, condividiamo vari doni con i carcerati e, tra questi, una pentola di riso e legumi. Purtoppo la distribuzione, abbondante all'inizio, ha lasciato gli ultimi 4 fratelli carcerati senza cibo. Loro hanno accettato con serenità ma io non mi sono rassegnato e visto che... non so fare il miracolo della moltiplicazione del cibo, ho pensato di farlo fare ai detenuti stessi. Ho preso una scodella di plastica e mi sono messo davanti a loro chiedendo, a chi volesse liberamente condividere, di offrire un cucchiaio o più di riso e legumi, ciascuno secondo la misura del suo cuore. La moltiplicazioni è avvenuta all'istante e ... ho dovuto interromperla dopo pochissimo tempo visto che
Grazie, in lingua bantu dell'Africa. Grazie a Dio; grazie ai fratelli. Solo grazie!